Complice una serata passata in compagnia di un cuoco che ha fatto dell’alimentazione sana la sua bandiera, mi sono piacevolmente resa conto che si… qualcosa di buono l’ho imparato anch’io e si… la salute anche mentale passa dalla nostra pancia che è risaputo è il nostro primo cervello.
Tra le varie ricette e proposte che negli anni vi ho propinato manca proprio uno degli starter per eccellenza che ci aiuta ad affrontare al meglio le nostre giornate, sto parlando della granola.
Si tratta di un insieme di fiocchi d’avena, frutta disidratata e frutta secca che fu ideata dall’inventore dei cornflakes, il signor Kellogg alla fine dell’800.
Una composizione di alimenti semplice come semplice è la sua preparazione, di seguito vi spiego la mia preferita. Le dosi e gli alimenti da aggiungere ai fiocchi d’avena sono indicativi, sta a voi decidere in base al vostro gusto se variare qualcosa.
250 gr. di fiocchi d’avena bio 30 gr. di mandorle 40 gr. di nocciole 30 gr. di noci 7 prugne secche 30 gr. di mirtilli disidratati 15 gr. di zenzero disidratato 20 gr. di uvetta sultanina 70 ml. di sciroppo d’acero 70 ml. di succo di mela
Per prima cosa tritare grossolanamente la frutta secca e a pezzetti le prugne e lo zenzero.
Porre tutti gli ingredienti in una ciotola ed irrorarli con lo sciroppo d’acero ed il succo di mela.
Con le mani verificare che il composto sia ben umido ma non deve gocciolare, nel caso regolarlo con altro succo di mela.
Preparare una teglia ricoperta di carta forno e stendere la granola livellandola in uno strato alto un centimetro.
Infornare a 160°, forno statico, per 20/25 minuti e a metà cottura mescolarla un pò, se tende a scurirsi troppo coprirla con un foglio di alluminio.
A fine cottura, una volta raffreddata, spezzarla con le mani e conservarla in un contenitore ermetico.
La granola è ottima abbinata a dello yogurt naturale.
Siete pronti per preparare una bella e colorata tavola dove ogni commensale sceglie cosa assaggiare? Questo mese le ricette del Club del 27 sono tratte dal libro Tables & Spreads di Shelly Westerhausen, tante idee facili da preparare oltre a suggerimenti per allestire la tavola.
Le tavole diffuse sono belle per gli occhi e buone al palato, come ad esempio le creme spalmabili che non presentano alcuna difficoltà ma danno risultati perfetti per chiunque ami mangiare e intrattenere.
Per l’occasione ho scelto di preparare The Lunch Spread, quattro preparazioni più una (il pane), idee veloci e gustose che combinate insieme rendono il pasto un gioioso momento di condivisione. Le dosi che indicherò sono per circa 2 persone, basta moltiplicarle per ottenere le quantità per il vostro allestimento.
Sulla tavola partendo dall’alto e procedendo in senso antiorario trovate:
Crema di yogurt greco pomodorini, olive e verdure fresche
60 gr. di yogurt greco 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva 1 spicchio di aglio tritato 1 cucchiaino di origano 2 pomodorini tagliati in 4 8 olive kalamata tritate 1 cucchiaio di miele millefiori 1 pizzico di peperoncino 2 foglie di basilico fresco Sale
In un padellino antiaderente scaldare l’olio e far insaporire per pochi minuti i pomodorini con aglio, origano e olive. Regolare di sale, spegnere e far raffreddare.
Mischiare i pomodorini e le olive con lo yogurt, scaldare un pò di miele con una punta di peperoncino e colarlo sulla crema di yogurt, completare col basilico spezzettato a mano.
Crema di ricotta alle erbe aromatiche e verdure fresche
60 gr. di ricotta di pecora 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio di erbe fresche tritate (timo e basilico) sale
Lavorare insieme gli ingredienti e lasciare riposare.
In abbinamento alle creme offrire verdure crude a piacere (finocchi, sedano, pomodorini, carote, cetrioli)
2 uova sode 1 cucchiaio di maionese 1 cucchiaio di cacio semi-stagionato + cacio in scaglie pepe sale
Cuocere le uova per 7 minuti in acqua salata, farle raffreddare, sgusciarle e tagliarle in due. Mettere i tuorli in una ciotola, condirli con la maionese ed il cacio grattugiato. Riempire le uova con il composto e sopra una bella macinata di pepe, rifinire con le scaglie di pecorino.
Insalata di farro
100 gr. di farro 100 gr di ceci lessati (io ho utilizzati i ceci neri) 1/2 porro tagliato a rondelle 1 spicchio di aglio tritato 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio di aceto di mele 1 mela piccola gialla tagliata a cubetti 1/2 cucchiaio di uvetta tritata 6 noci tritate 50 gr. di gorgonzola piccante tagliato a cubetti sale
Cuocere in farro dopo averlo ben sciacquato e porlo in una ciotola.
In un padellino versare un cucchiaio di olio, tostare i ceci, il porro e le noci. Condire con l’aglio, salare a piacere e mettere da parte.
Riprendere la ciotola del farro ed unirvi la mela, l’uvetta, il gorgonzola e la padellata di ceci, porro e noci. Regolare di olio, aceto di mele e sale.
Se preparata il giorno prima questa insalata sarà ancora più saporita.
THE LUNCH SPREAD versione originale
Make the farro salad (I love to make a batch on Sundays and enjoy it in the early week) and cut the veggies ahead of time to cut down on prep time for this spread. Use ricotta or Greek yogurt for the veggies and whip up a batch of Cacio e Pepe 7-Minute Eggs for protein. This serves two, but feel free to save some of it as leftovers for the next day if it’s only for one.
Serves 2 1/2 cup [120 g] Ricotta or Greek yogurt 1 Tbsp olive oil 1 tsp chopped fresh herbs (such as thyme leaves and basil) Salt and freshly ground black pepper 3 cups [545 g] Roasted Leek, Apple & Blue Cheese Farro Salad 1 batch Cacio e Pepe 7-Minute Eggs 2 cups [240 to 320 g] fresh raw vegetables, chopped into bite-size pieces (such as carrots, cucumbers, radishes, bell pepper slices, endive, cherry tomatoes, celery, etc.) 2 slices fresh bread (such as sourdough or focaccia, toasted if you’d like) or 2 oz [55 g] crackers 1/4 cup [35 g] roasted nuts (such as pistachios, almonds, pecans, etc.) Place the Ricotta in a small serving bowl and top it with the olive oil and fresh herbs. Season with salt and pepper. Place the bowl in the center of your serving plate. Roasted Leek, Apple & Blue Cheese Farro Salad This salad is even more delicious the day after you prepare it because the farro absorbs more of the flavors from the dressing. Yields about 5 1/2 cups [1000 g] For the dressing 1/4 cup [60 ml] olive oil 1 Tbsp white wine vinegar 1 tsp chili garlic sauce (such as Huy Fong Foods) or your favorite hot sauce 1 tsp honey 1/2 tsp salt 1/8 tsp freshly ground black pepper For the salad 1 cup [180 g] farro, rinsed 1 1/2 tsp salt, plus more for seasoning One 15 oz [430 g] can chickpeas, drained and rinsed 2 Tbsp olive oil 1 small leek, trimmed, washed, halved, and sliced into 1/2 in [12 mm] half-moons 1/3 cup [40 g] pecan halves 1 tart apple, cored and diced 1/4 cup [35 g] yellow raisins 1/4 cup [30 g] crumbled blue cheese Freshly ground black pepper Set up two racks in the oven and preheat the oven to 400°F [200°C]. Line two baking sheets with parchment paper. To make the dressing, whisk together the olive oil, vinegar, chili garlic sauce, honey, salt, and pepper in a small mixing bowl. Set aside. To make the salad, in a medium saucepan over high heat, add the farro, 1/2 tsp of the salt, and 4 cups [960 ml] of water and bring to a boil. Lower the heat medium-low and let simmer for 20 to 25 minutes or until the farro is tender. Drain any excess water and set aside. Meanwhile, add the chickpeas to one of the prepared baking sheets and toss with 1 Tbsp of the olive oil and 1/2 tsp of the salt. Spread into an even layer and bake for 10 minutes on the bottom rack of the oven. Place the leeks on the other baking sheet and toss with the remaining 1 Tbsp of olive oil and the remaining 1/2 tsp of salt and then spread the leeks into an even layer. Pour the chickpeas (which have baked for 10 minutes) on top of the leeks and place the sheet on the top rack of the oven. Bake for an additional 10 minutes or until both the leeks and chickpeas are brown. Use a spatula to push the chickpea mixture to one side of the baking sheet and add the pecans. Let bake for another 3 minutes or until fragrant. Remove both baking sheets from the oven and set aside. Once the pecans are cool enough to chop, roughly chop and place them in a large mixing bowl. In the same large mixing bowl, add the cooked farro, chickpeas, leeks, apple, raisins, and blue cheese and mix to combine. Drizzle in the dressing and mix again. Taste and add more salt or pepper, as needed. This salad can be made up to 2 days ahead and stored in an airtight container in the refrigerator. Let the salad come back to room temperature when serving. Cacio e Pepe 7-Minute Eggs Serves 2 2 eggs 2 tsp mayonnaise 2 oz [55 g] shaved Parmesan cheese 2 tsp grated Parmesan cheese Freshly ground black pepper Bring a saucepan filled with water to a rapid boil over high heat. Using a slotted spoon, lower the eggs into the water and lower the heat to medium or medium-low so that the water maintains a simmer. Let simmer for 7 minutes. Meanwhile, make an ice bath by placing 2 cups [280 g] of ice in a medium bowl and covering with water. When the eggs are done, transfer them to the ice bath and let cool for at least 2 minutes. Crack and peel the eggs. Slice them in half and smear 1/2 tsp of the mayonnaise on the cut side of each half. Top each with 1/2 oz shredded Parmesan, 1/2 tsp grated Parmesan, and a half-turn of pepper. Serve right away. Eggs can be cooked and stored, unpeeled, in the refrigerator for up to 3 days before serving. Peel and assemble them right before serving. Ricotta with Warmed Tomatoes, Olives & Spicy Honey Yields about 3 cups [660 g] ricotta 1 Tbsp olive oil 1 garlic clove, minced 1 tsp dried oregano 1 1/2 cups [240 g] cherry tomatoes, halved 2/3 cups [110 g] kalamata olives, chopped 1/2 tsp salt 1/4 cup [85 g] honey 2 tsp chili garlic sauce (I use Huy Fong Foods) Freshly ground black pepper Torn basil leaves, for garnish Meanwhile, in a small skillet over medium heat, warm the olive oil. Add the garlic and oregano and cook for 30 seconds or until the garlic darkens, turns brown, and becomes very fragrant. Add the tomatoes, olives, and salt and cook, stirring often, until the tomatoes have softened but haven’t lost their shape, about 5 minutes. Spoon the tomato-olive mixture over the fresh ricotta. Wipe the skillet clean and add the honey and chili garlic sauce. Whisk continuously over medium heat until combined and the honey has become thin and runny, about 20 seconds. Drizzle half of the honey over the tomato-olive mixture. Taste and add more honey, if you’d like it sweeter and spicier. Season with pepper and garnish with basil leaves.
Alzi la mano chi non ha mai messo un legume nella bambagia bagnata per vederne crescere il germoglio. Con mia figlia siamo andate oltre, una primavera di qualche anno fa, dopo aver fatto germogliare diversi semi, mi chiese di piantarli nella terra. Non ci mise molto a convincermi, recuperati vasetti di varie dimensioni e terriccio nuovo abbiamo letteralmente colonizzato il balcone. A parte un fagiolo, che devo ancora capire se fosse quello magico della favola per la sua altezza spropositata, le piantine che più mi hanno colpito sono state quelle delle lenticchie, lunghe e filiformi, leggere e dai piccoli fiori. Alla fine ho appeso il vaso per vederle ricadere, erano troppo belle! Non abbiamo ottenuto un gran raccolto ma la soddisfazione di far crescere questi piccoli e teneri legumi è stata grande.
Le lenticchie hanno storia antica, coltivate in Asia e poi diffuse in tutto il bacino Mediterraneo, furono definite “la bistecca dei poveri”. Ricche di benefiche proprietà, sono particolarmente digeribili e ne esistono di diverse qualità che si distinguono per dimensione, colore e provenienza.
Data la loro piccola dimensione, a parità di peso con altri legumi, si presentano nel piatto in numero maggiore e per questo motivo, secondo una credenza popolare, mangiare lenticchie il primo giorno dell’anno porta a sperare di guadagnare un pari numero di monete d’oro.
Ma non releghiamole ad un solo periodo dell’anno, sono versatili e più veloci da preparare degli altri legumi, non hanno bisogno di ammollo ed i tempi di cottura sono più brevi.
Spesso ne faccio polpette che cuocio in padella oppure in forno, le abbino ad insalate fresche o legate da un leggero sugo di pomodoro. Questa volta le ho nappate con una crema di tahina, una pasta di sesamo.
250 g di lenticchie (io ho utilizzato quelle di Castelluccio di Norcia IGP)
1 uovo
50/70 g di pangrattato
15 g di prezzemolo tritato
sale
succo di 1/2 limone
3 cucchiai di tahina
olio Evo
Dopo aver controllato e ben lavato le lenticchie, cuocerle in acqua fredda salata per circa 40 minuti, oppure seguendo i tempi indicati sulla confezione.
A cottura ultimata scolarle e farle intiepidire in una ciotola capiente; schiacciarle grossolanamente ed aggiungere l’uovo, il prezzemolo, il pangrattato ed un generoso pizzico di sale. Il pangrattato va aggiunto gradatamente per sentire con le mani quando l’impasto ha raggiunto la giusta consistenza e non si sfalda.
Formare delle polpette, appiattirle leggermente e scaldare una padella antiaderente unta con un paio di cucchiai d’olio. Cuocerle per qualche minuto, rigirarle un paio di volte con attenzione al fine di non romperle.
A parte, in una ciotolina, emulsionare la tahina con un paio di cucchiai di acqua tiepida, il succo di limone ed un pizzico di sale.
A cottura ultimata nappare le polpette di lenticchie con la crema di ottenuta.
Il Club del 27 questo mese si è ispirato al libro Every Day di Half Baked Harvest, alias Tieghan Gerard, dove potrete trovare tante idee interessanti per la cucina di tutti i giorni.
La ricetta che propongo ha come ingrediente principe la patata, tubero dalle origini antiche conosciuto dagli Inca e considerato da sempre cibo povero. In realtà cotture e abbinamenti differenti contribuiscono a renderla interprete apprezzata praticamente da tutti.
Le diverse varietà le rendono versatili ed adatte a essere impiegate in molte preparazioni (cito da wikipedia):
Patate novelle: caratteristiche per la buccia sottile, vengono raccolte non completamente mature. Sono a breve conservazione e andrebbero bollite con la buccia.
Patate a pasta bianca: hanno polpa farinosa che si sfalda durante la cottura e sono adatte per purè, crocchette e gnocchi.
Patate a pasta gialla: dalla polpa compatta, derivano il loro colore dalla presenza di caroteni. Ottime per le patatine fritte ma anche per le insalate e le cotture in forno.
Patate a buccia rossae pasta gialla: caratterizzate dalla polpa soda che le rende indicate per le cotture intense quali cartoccio, forno e frittura.
Io ho scelto queste ultime utilizzando patate dell’Alto Agide molto sode e compatte.
Ingredienti:
4 patate grandi di montagna a pasta dura tagliate a rondelle sottili 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, più altro per ungere 1 cucchiaio di aceto di mele 1 cucchiaio di senape di Digione 1 cucchiaio di origano, più altro per servire 1 cucchiaio di timo 1 spicchio di aglio tritato finemente 4 cucchiai di Parmigiano reggiano grattugiato, più altro per servire Sale integrale
Preriscaldare il forno a 200° c, ungere bene uno stampo per muffin.
In una ciotola capiente mescolare l’olio d’oliva, l’aceto, la senape, l’origano, il timo, l’aglio, il formaggio e un pizzico abbondante di sale.
Aggiungere le patate e mescolarle delicatamente molto bene per insaporirle.
Impilare le patate negli spazi dei muffin, dividendole in modo uniforme, dovrebbero venire 6 torrette.
Coprire la teglia con un foglio di alluminio e cuocere per 30 minuti, rimuovere il foglio e continuare la cottura per altri 20 minuti fino a quando le patate sono tenere e dorate.
Staccare delicatamente con un coltello le pile di patate dal bordo e servirle subito cospargendole di altro parmigiano e origano.
¼ cup extra-virgin olive oil, plus more for greasing
1 tablespoon apple cider or champagne vinegar
1 tablespoon Dijon or whole-grain mustard
¼ cup chopped fresh oregano, plus more for serving
2 tablespoons fresh thyme leaves
1 garlic clove, finely chopped or grated
¼ cup grated Parmesan cheese, plus more for serving
Fine pink Himalayan salt and freshly ground pepper
4 medium russet or Idaho potatoes, cut into ⅛-inch-thick rounds
1. Preheat the oven to 400°F. Lightly grease a 12-cup muffin tin.
2. In a large bowl, stir together the olive oil, vinegar, mustard, oregano, thyme, garlic,
Parmesan, and a large pinch each of salt and pepper. Add the potatoes and toss to coat well.
3. Place the potatoes in the muffin cups, dividing evenly and stacking them up to the top.
Cover the muffin tin loosely with foil and place it on a baking sheet. Bake for 30 minutes.
Remove the foil and continue cooking until the potatoes are tender and golden, 20 to 25
minutes more.
4. Gently run a butter knife around the edges of each cup to release the stacks from the pan.
Sprinkle with more Parmesan, oregano, and salt. Serve immediately.
Una bella torta salata è quello che ci vuole quando si ha fretta di trovare qualcosa di pronto in frigo. Infatti è ottima appena sfornata, ma si conserva per un paio di giorni e, una volta riscaldata, è subito pronta.
Volendo può essere servita a temperatura ambiente, tagliata a quadrotti, ad un aperitivo.
La verdura prescelta è il broccolo o cavolo romanesco, ortaggio di origine laziale ha un aspetto che ricorda una fiaccola, di colore verde e forma piramidale per via delle rosette disposte a spirale. Contiene un’altissima percentuale d’acqua, poche fibre e molti sali minerali, ricco di antiossidanti e vitamine è considerato un ottimo alimento per rafforzare le difese immunitarie.
Ingredienti per la pasta matta:
220 gr. di farina 0 100 ml. di acqua calda 40 ml. di olio extravergine d’oliva 3 gr. di sale
In una ciotola versare l’acqua calda, l’olio il sale e mescolare.
Aggiungere la farina, amalgamare bene gli ingredienti sino a formare una palla leggermente appiccicosa. Mettere in frigo a riposare per mezz’ora.
Ingredienti per il ripieno:
1 cavolo romanesco piccolo cotto a vapore 1 uovo 130 gr. di ricotta vaccina 70 gr. di robiola 100 gr. di prosciutto cotto (facoltativo) sale
Tritare in un mixer il cavolo romanesco, utilizzare anche le foglie tenere.
In una ciotola versare la ricotta, la robiola, aggiungere l’uovo, un pizzico di sale, il cavolo e se si vuole il prosciutto.
Amalgamare il tutto molto bene, tenere da parte.
Riprendere la pasta matta e su una spianatoia leggermente infarinata stenderla creando un disco di circa 22 cm. Tenere la pasta in eccesso da parte.
Nel cestello della friggitrice ad aria mettere della carta forno facendola ben aderire alle pareti laterali per un paio di centimetri, adagiarvi la pasta matta che avrà a sua volta un bordo di un paio di centimetri.
Versare il composto, livellarlo e con la pasta in avanzo fare tante strisce per decorare la torta.
Cuocere per 30 minuti a 150° nella friggitrice ad aria.
Ps: se volete utilizzare il forno tradizionale mettere la crostata in una teglia da 20 cm. Cuocere a 170° in forno statico oppure a 180° in modalità ventilata per 20/25 minuti.
Avvertenza: se non vi piace il cioccolato consiglio di saltare questa ricetta!
Eh sì perché protagonista del Club del 27 di questo mese è il libro The Chocolate Addict’s Baking Book di Sabine Venier; in un mare di tartufi, biscotti, barrette, cupcakes, torte e gelati ci guida nella preparazione di prelibatezze con un comune denominatore… il cioccolato.
Non a caso al cacao ed al cioccolato è stata attribuita la palma d’oro dell’alimento eccezionale per la salute e il benessere psico-fisico da un gruppo di esperti riunitisi in un congresso lo scorso anno; quindi non solo genere di conforto da sempre ma ricco di proprietà per il benessere della persona.
Ho scelto di preparare delle barrette a base di zucca e gocce di cioccolato fondente con l’aggiunta di spezie che esaltano i due ingredienti principali e donano un profumo inebriante.
Per la cottura ho utilizzato la friggitrice ad aria ed il risultato è stato perfetto, vi spiego quindi cosa ho fatto io oltre al metodo tradizionale e, come sempre, a fine articolo troverete la ricetta originale in inglese.
Ingredienti per circa 15 barrette:
130 gr. di burro a temperatura ambiente 90 gr. di zucchero 1 uovo piccolo 1 cucchiaino di estratto di vaniglia 130 gr. di zucca cotta e schiacciata a purea 140 gr. di farina 0 1/2 cucchiaino di lievito in polvere 1 cucchiaino di cannella 1/2 cucchiaino di zenzero macinato 1/4 di cucchiaino di noce moscata 2 chiodi di garofano macinati 1/3 cucciaino di cardamomo macinato 150 gr di gocce di cioccolato fondente
In una ciotola capiente, usando uno sbattitore elettrico, montare a crema il burro con lo zucchero fino a renderlo cremoso e soffice.
Aggiungere l’uovo, la vaniglia e mescolare per incorporare bene il tutto; aggiungere la purea di zucca, mescolare e tenere da parte.
In una ciotola media setacciare insieme la farina con il lievito, unire le spezie ed aggiungere il tutto al composto tenuto da parte. Amalgamare molto bene per un minuto, infine inserire le gocce di cioccolato.
Trasferire la pastella in una teglia rivestita di carta forno e livellarla uniformemente.
Impostare la friggitrice ad aria a 150° e cuocere per 20 minuti.
Oppure
Preriscaldare il forno a 170° e cuocere per lo stesso tempo.
Sfornare e lasciate raffreddare bene, tagliare le barrette e conservarle in un contenitore ermetico per 3 giorni.
Volendo si possono congelare ma le mie sono finite subito…
1 cup (226 g [2 sticks]) unsalted butter, at room temperature
1 cup (200 g) packed light brown sugar
1 large egg
1 tsp vanilla extract
1 cup (226 g) pumpkin puree (not pumpkin pie filling!)
2 cups (270 g) all-purpose flour, spooned and leveled
1 tsp baking powder
1 tsp ground cinnamon
½ tsp ground ginger
¼ tsp ground nutmeg
¼ tsp ground allspice
⅛ tsp ground cloves
2 cups (340 g) semisweet chocolate chips
Preheat the oven to 350°F (175°C). Line a 9 x 13–inch (23 x 33–cm) baking pan with parchment
paper with an overhang around the sides and set aside.
In a large bowl, using an electric mixer fitted with a paddle or whisk attachment, cream the butter
and brown sugar on medium speed until creamy and fluffy, about 2 minutes. Then, add the egg and
vanilla and stir until well combined, about 1 minute. Add the pumpkin puree and mix to combine,
then set aside.
In a medium bowl, stir together the flour, baking powder, cinnamon, ginger, nutmeg, allspice and
cloves. Add the flour mixture to the butter mixture and stir until well combined, 1 to 2 minutes. Stir
in the chocolate chips just to incorporate.
Transfer the batter to the prepared pan and spread evenly. Bake for 22 to 25 minutes, or until a
toothpick inserted into the center comes out clean.
Remove from the oven and let cool in the pan for about 15 minutes. Then, use the parchment to lift
the bars out of the pan and transfer to a wire rack to cool completely. Cut into 15 bars and store in
an airtight container at room temperature for up to 3 days or freeze for up to 2 months
Il plumcake che vi propongo è in realtà una ricetta di origine siciliana dal meraviglioso profumo e sapore d’arancia.
Già conoscete la mia torta arancia e mandorle, in caso contrario la recuperate qui, farcita con una crema all’arancia. Questa volta invece il delizioso frutto andrà frullato per essere unito all’impasto e creare un dolce ideale per la prima colazione oppure per l’ora della merenda, e perchè non per un momento di relax? Scegliete voi!
Procuratevi uno stampo da plumcake ma se non l’avete nessun problema, va bene anche una tortiera da 18 cm. di diametro.
Ingredienti per il plumcake:
1 arancia con la buccia edibile 250 gr. di farina 0 8 gr. di lievito per dolci = 1|2 bustina 80 gr. di zucchero semolato 80 ml. di olio di semi di girasole 3uova
Per la ghiaccia reale:
2 cucchiai di zucchero a velo 3 cucchiai di succo d’arancia
In una ciotola versare lo zucchero semolato, le uova e frullare il tutto sino a renderlo gonfio e spumoso.
Lavare bene ed asciugare l’arancia, eliminarne le estremità e tagliarla a pezzi con tutta la buccia; frullarla per ottenere una crema che andrà unità al composto montato di zucchero e uova.
A questo punto aggiungere l’olio, la farina ed il lievito setacciati, mescolare bene.
Accendere il forno a 160°, modalità statica.
Oliare ed infarinare bene lo stampo e versare il dolce che andrà cotto per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino.
Nel frattempo in una piccola ciotola versare lo zucchero a velo aggiungere poco succo d’arancia alla volta sino ad ottenere una crema che ‘scrive’. Non deve essere troppo liquida (nel caso aggiungete altro zucchero a velo) e nemmeno troppo soda (nel caso aggiungete poche gocce di succo d’arancia).
Quando il dolce sarà cotto, sformato e fatto raffreddare colare sopra la ghiaccia all’arancia e lasciarla asciugare.
Veganuary è la sfida globale che dal 2014 invita a mangiare vegano per tutto il mese di gennaio.
Per questo insieme al Club del 27 ho provato una serie di ricette tratte dal libro Easy Speedy Vegan di Katy Beskov. Sono facili, veloci, leggere ma tutte gustose e varie.
Come questa zuppa preparata con la fregula (la trovate qui in versione risottata) la pasta di semola tipica della Sardegna.
Dosi per 4 persone
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva 1 porro, affettato sottilmente 1 spicchio d’aglio schiacciato 1 zucchina affettata 150 gr di fagiolini fini mondati e tritati grossolanamente 1 lattina da 400 gr di fagioli scolati e sciacquati 1 litro di brodo vegetale caldo 3 cucchiai di fregula Basilico tritato Prezzemolo tritato Sale
Scaldare l’olio in una padella capiente, stufare il porro a fuoco medio per qualche minuto, quindi aggiungere l’aglio, la zucchina, i fagiolini e cuocere ancora per 2 minuti.
Aggiungere i fagioli, metà del brodo vegetale, la fregula e portare ad ebollizione, quindi cuocere a fuoco lento per 10/12 minuti. Le verdure devono risultare tenere e la pasta ammorbidita. Se necessario aggiungere brodo caldo.
Togliere dal fuoco e completare il piatto con basilico e prezzemolo a sentimento. Aggiustare di sale.
Versione originale in inglese
SERVES 4 · SUITABLE FOR FREEZING
1 tbsp sunflower oil
1 leek, thinly sliced
1 garlic clove, crushed
1 courgette (zucchini), sliced
150g (5oz) fine green beans, trimmed and roughly chopped
1 × 400g (14oz) can of haricot beans, drained and rinsed
1 litre (4 cups) hot vegetable stock
3 tbsp dried fregola (ensure egg-free)
30g (1oz) basil, finely chopped
generous handful of flat-leaf parsley, finely chopped
generous pinch of sea salt and black pepper
1. Heat the sunflower oil in a large pan, add the leek and cook over a medium-high heat for 2–
3 minutes, then add the garlic, courgette and green beans and cook for a further 2 minutes.
2. Add the haricot beans, vegetable stock and fregola and bring to the boil, then simmer for 12
minutes until the vegetables are tender and the pasta has softened.
3. Remove from the heat and stir through the chopped basil and parsley. Season to taste with
salt and pepper.
Speedy Tip
Finely chop the fresh basil and flat-leaf parsley stalks as well as the leaves, as they are also packed
with flavour. A handful of fresh mint or dill makes a lovely addition too.
La ricetta che vi propongo affonda le sue radici nella tradizione contadina di alcune regioni dell’Italia centro settentrionale, in questo caso ho scelto di preparare i “bigoi co l’arna”, cioè quelli veneti, utilizzando un formato di pasta che ho già provato qui.
Si tratta di un ragù in bianco, profumato con un vino del territorio: il Ripasso, che ben si abbina al piatto.
Il Ripasso è un vino Valpolicella che viene letteralmente messo a contatto, per una quindicina di giorni, con le vinacce utilizzate per fare l’Amarone, predisponendolo quindi ad una seconda fermentazione (un ripasso appunto). Il risultato è un vino dalla morbida acidità che accompagna ottimi piatti a base di carne.
Ma torniamo ai bigoli, che preferibilmente devono essere freschi, se non li trovate potete utilizzare delle tagliatelle all’uovo (come usano fare in Toscana). Il petto d’anatra invece va tagliato rigorosamente al coltello ed il sugo che si ottiene è bianco poichè non è previsto l’utilizzo del pomodoro.
Il formaggio Monte Veronese stagionato completa la preparazione, anche se un buon Parmigiano Reggiano (come quello che io ho utilizzato) non preclude assolutamente la riuscita del piatto.
Dosi per 4 persone
400 gr di petto d’anatra 350 gr di bigoli freschi 1 cipolla bianca 1 carota 1 gambo di sedano 2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva 1 noce di burro 1 bicchiere di vino rosso (Ripasso) brodo vegetale sale Parmigiano Reggiano
Pulire e tritare le verdure, in una casseruola scaldare l’olio con il burro e rosolarle a fuoco dolce.
Nel frattempo preparare un brodo vegetale e tenerlo in caldo.
Togliere la pelle al petto d’anatra e tagliarlo a cubetti abbastanza piccoli, 1 cm. circa.
Quando le verdure sono ben appassite e iniziano a colorirsi, aggiungere la carne e rosolarla a sua volta.
Versare sul tutto in bicchiere di vino e sfumare per qualche minuto, infine coprire col brodo caldo il ragù.
Abbassare la fiamma al minimo, deve sobbollire leggermente, cuocere per un’ora abbondante.
Non succede ma se asciuga troppo aggiungere altro brodo. Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale.
Lessare i bigoli e scolarli versandoli direttamente nella casseruola per una leggera mantecatura.
Impiattare, cospargere di formaggio e servire con un bicchiere di Ripasso. Abbinamenti di-Vini
Mürbeteig altri non è che la pasta frolla dolce che utilizzo ogni anno per fare i biscotti di Natale; questa è la ricetta che mi ha regalato un’amica di Berlino.
Adoro questi biscotti speziati da attaccare all’albero oppure regalare a parenti ed amici, sono una coccola che anticipa le feste più attese dell’anno.
Basta munirsi di stampi diversi per forma e dimensione, un pò di tempo da dedicare alla decorazione con la ghiaccia reale, oppure solo con un pennarello alimentare, ed il gioco è fatto.
Con le dosi indicate si ottengono circa 30 biscotti ma tutto dipende dalla dimensione che volete dare loro.
300 gr di farina 100 gr di zucchero 200 gr di burro 1 uovo + 1 albume zucchero a velo poche gocce di limone spezie varie (cannella, anice stellato, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo) 1 pennarello alimentare rosso mandorle
Amalgamare insieme la farina, il burro freddo tagliato a cubetti, lo zucchero, le spezie e l’uovo intero. Avvolgere il panetto ottenuto nella pellicola e riporre in frigorifero per 1 ora.
Stendere l’impasto con il mattarello in uno spessore di quasi un centimetro e stampare i biscotti con le formine prescelte. Io ad esempio ho fatto delle stelline che con una punta abbracciano una mandorla (come potete vedere dalla foto).
Cuocere i biscotti, dopo averli adagiati su una teglia ricoperta di carta forno a 170° per 14 minuti.
Nel frattempo preparare la ghiaccia reale: montare l’albume a neve con poche gocce di limone, aggiungere lo zucchero a velo quanto basta perchè il composto ottenuto “scriva”, nel senso che deve cadere dal cucchiaio in forma semi-densa, nel caso fosse troppo soda aggiungere ancora qualche goccia di limone.
Una volta che i biscotti si sono raffreddati ho utilizzato un pennarello alimentare rosso per disegnare faccine e la sac à poche per fare decori con la ghiaccia reale da far ben asciugare.