Ebbene si per il Club del 27 è stato un mese allegro e divertente, si è riso tanto.
Come dite? Dopo questa battuta non mi seguirete più… su non fate così, ammetterete che almeno un angolino delle vostre labbra ha tentato un sor-riso…
Se state ancora leggendo è perchè la curiosità in voi ha avuto il sopravvento sulla mia vis comica e restare in questo club virtuale, dove si chiacchiera tra amiche di cucina e non ci si prende troppo sul serio. Questa sorta di spin-off dell’MTC è dedicato a riproporre le precedenti ricette dei Temi del Mese passati.
Il Tdm di Aprile ha come protagonista il riso (questo l’avevate già compreso) ed io ho scelto di riproporre un dolce a suo tempo preparato da Simonetta.
Si tratta appunto di un dolce della tradizione spagnola presente in tutto il Sud America; infatti se cercate in rete Arroz con Leche vi compariranno le versioni di una stessa ricetta fatta in Perù così come in Colombia oppure in Argentina ed altri non è che riso con latte.
Secondo la storia furono i conquistadores spagnoli a portare in America Latina la ricetta divulgandola dalla terra degli Incas sino a quella dei Maya. Curioso è sapere però che a loro volta gli spagnoli conobbero l’Arroz con Leche solo in seguito al contatto che ebbero con i conquistadores arabi. Nei fatti si tratta di un dolce coloniale per eccellenza.
Gradevole per un fine pasto, per me è una coccola a colazione.
Mettere a bagno il riso nel latte per almeno due ore. In una casseruola versare il riso con il suo latte e due o tre gocce di essenza di vaniglia.
Portare lentamente a bollore mescolando di tanto in tanto. In circa mezz’ora dovrebbe aver assorbito tutto il latte, aggiungere gli zuccheri e continuare a cuocere, come se doveste mantecare, diverrà denso e cremoso.
Fare raffreddare quasi del tutto e servire in coppette con una bella spolverata di cannella.
Arrivederci dal:
Banner disegnato da Francesca Carloni del blog Ricette & Vignette
Spiegavo negli altri post, che non sono un’amante del riso latte ma potrebbe essere che a breve mi riconverto. Un bacione e brava!
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bella anche la tua versione!!
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A me la tua vena comica piace… 😀 Buono il riso dolce! Un bascione
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delizioso!
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Io me lo farei fuori in ogni occasione: colazione, merenda e dessert. Posso?
:-*
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Ottimo!
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io, a differenza di Ale, più su, non mi converto, ne sono sicura. Continuerò a non amare il risolatte e i dolci a base di riso. Grata comunque al Club del 27 perchè riesce a farmi mettere in gioco e sperimentare anche cose che non sono nelle mie corde… ciao Rossella!
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Io dico sempre che, per me, basta che sia riso e mi piace a prescindere! Inoltre, nn amo per nulla i dolci elaborati e pasticciati, e questa preparazione è invece una della mie preferite: semplice e delizioso!
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Non diventerò mai una patita di questo tipo di dolce, ma ho letto con molto piacere il tuo post. Grazie!
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Per me il risolatte in tutte le sue declinazioni è il dolce più buono che c’è,bellissimo il tuo, complimenti!
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be io la tua battuta l’ho dovuta rileggere per capire… questo ti dice il mio livello in questi giorni… Il tuo risolatte con la spoverata di cannella è davvero invitante 🙂
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Mi piace l’idea del dolce coloniale. Chissà che non riesca a conquistare anche me prima o poi?
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io la battuta la trovo geniale 🙂 e anche il canovaccio che hai scelto come base per la tua tazzina di goloso risolatte…
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Grazie, in realtà è una tovaglia che mi porta in giro ad ogni pranzo 😉
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Ammetto che la battuta mi ha strappato un sorriso, quindi ho seguito la vis comica e sono andata avanti 🙂 Abbiamo fatto la stessa ricetta e anche io l’ho consumato a colazione, e cosa di meglio?!?
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