Confettura di ciliegie e zenzero… ma non buttate noccioli e peduncoli

Per la GN delle ciliegie del Calendario del Cibo Italiano ho pensato bene di preparare una confettura.

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Quest’anno non siamo partiti benissimo con la stagione e molte meraviglie che la terra ci dona hanno avuto qualche problema, le ciliegie ad esempio sono in ritardo sulla tabella di marcia ed alcune varietà risultano essere meno saporite a causa delle troppe piogge. Questo è quanto  e dal momento che volevo farne incetta, poichè si collocano tra i frutti che più prediligo, ho pensato di declinarle in una confettura che utilizzerò per preparare crostate, torte farcite o più semplicemente spalmerò sul pane a colazione.

Ma non è finita qui, come sicuramente già saprete, non buttate i noccioli delle ciliegie, dopo averli ben bene lavati e fatti seccare, utilizzateli per farne cuscinetti antidolore. Si tratta di un vecchio rimedio naturale, infatti i noccioli di ciliegia essendo cavi all’interno hanno una sorta di camera d’aria naturale che permette loro di accumulare il caldo (scaldati in forno oppure nel microonde per dolori cervicali o contratture) oppure il freddo (tenuti in congelatore per piccoli lividi o distorsioni) e di rilasciarli molto lentamente.

Se poi le ciliegie sono biologiche non buttate nemmeno i peduncoli o piccioli che dir si voglia. Fate seccare bene anche loro ed utilizzateli per prepararvi un decotto per un effetto drenante e depurativo: sminuzzate 1 cucchiaio raso di peduncoli e metteteli in un pentolino con 1 tazza d’acqua fredda, portate a bollore per qualche minuto, spegnete e coprite, lasciate in infusione per 10 minuti.

Adesso capite perchè adoro le ciliegie 😀

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1 kg di ciliegie
750 g zucchero semolato
1 limone
3 o 4 cm di radice di zenzero

Lavare asciugare molto bene e snocciolare con pazienza tutte le ciliegie.

Metterle in una casseruola con i bordi alti ed il fondo spesso, aggiungere il succo di limone ed i suoi noccioli che avrete chiuso in una garza sterile con filo da cucina (sono un’ottima pectina naturale).

Accendere il fuoco, portare a bollore ed aggiungere lo zucchero e la radice di zenzero finemente grattugiata, mescolare bene riportando il tutto in temperatura; continuare a mescolare ogni tanto e fare sobbollire piano piano. Se volete ottenere un risultato vellutato, prima di aggiungere lo zucchero frullate le ciliegie, personalmente preferisco sentire i pezzetti di frutta.

La confettura è pronta quando vela il cucchiaio, dovrebbe occorrere circa un’ora.

Togliere la garza con i semi di limone e versare la confettura ancora calda nei vasetti, chiudere con i coperchi e lasciarli raffreddare completamente tenendoli capovolti.

Raccomando di utilizzare vasetti ben puliti ed asciutti. Per la loro sterilizzazione il metodo classico e porli in una pentola con acqua fredda e farli bollire per mezz’ora. Il metodo che utilizzo io è quello di metterli ancora umidi nel microonde e scaldarli alla massima potenza per cinque minuti.

Pillola socratica 😉

6 pensieri riguardo “Confettura di ciliegie e zenzero… ma non buttate noccioli e peduncoli

  1. Ecco da te, amica mia, c’è sempre da imparare. Marmellata è deliziosa ma è moltissimo che non la preparo, gli ossi sono invece meravigliosi e l’inverno sulla stufa c’è sempre quel sacchettino che si riscalda 😉
    Dei piccioli invece non ne conoscevo le proprietà cercherò di recuperarli prima di finirli 😉
    Non è proprio grazie alle ciliegie che ci conosciamo oltre che al carvi?
    😘

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  2. A parte la confettura che vorrei certamente fare, le dritte della nonna sui noccioli e peduncoli sono strepitose. Mannaggia a non averti letto prima: ho buttato non so quanti noccioli e relativi peduncoli questi ultimi giorni 😦
    Bellissimo post!

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  3. Adoro le confetture fatte in casa e questa è davvero golosa. E poi che bel suggerimento che hai dato per non sprecare nulla. Ed io che invece ieri ho buttato via tutto! Sono contenta di aver scoperto cosa fare con noccioli e gambi e proverò di sicuro!

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  4. Con la tua capacità di chiarezza mi hai fatto venire voglia di fare la marmellata, una delle cose che mangio più volentieri con il pane tostato ma che non mi è mai balenato di preparare. Fino ad ora ho sempre vissuto di rendita (leggasi suocera) ma potrei mettermi alla prova.

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