
Con questa umilissima ricetta mi addentro in un ginepraio culinario dal quale spero di uscirne con tutte le piume al loro posto. Per i più integralisti esiste una sola versione della panzanella e prevede 2 ingredienti fondamentali, il resto sono aromi naturali. La panzanella è PANE E POMODORO.
Ma torno indietro nel tempo e trovo Agnolo Allori detto il Bronzino, pittore che operò alla corte de’ Medici nel ‘500, che così canta le lodi di questo piatto:
“Ma chi vuol trapassar sopra le stelle,
Di melodia, v’aggiunga olio e aceto
E’ntinga il pane e mangi a tira pelle.” …
… “Un insalata di cipolla trita
Colla porcellanetta e citriuoli
Vince ogni altro piacer di questa vita.
Questo trapassa l’amor de’ fagiuoli,
E d’amici, e di donne, che con essi
T’ammazzeresti per due boccon soli.
Considerate un po’ s’aggiungessi
Basilico e ruchetta, oh per averne
Non è contratto che non si facessi”…
[In lode delle cipolle]
Qui non vi è traccia dei pomodori, che ancora non venivano usati in cucina, si cita l’erba porcellana, oggi non più utilizzata, la cipolla e il cetriolo, quest’ultimo gradito ai fiorentini ma non ai senesi. Per non dire che in Garfagnana poi c’è la “Panzanella del prete” decisamente più elaborata.
Sempre sulle sue origini, si fa risalire la ricetta all’abitudine contadina di bagnare il pane secco e di mischiarlo con le verdure dell’orto. E ancora, pare che la nascita della panzanella sia avvenuta a bordo dei pescherecci dove i marinai portavano del pane indurito, qualche pomodoro e bagnavano il tutto con acqua di mare.
Anche il nome ha origini incerte, per alcuni non è che l’unione delle parole pane e zanella (che significa piatto fondo o zuppiera), per altri dal nome “panzana” che in origine voleva dire pappa.
Tirando le somme ho capito una cosa, il pane toscano e l’acqua sono obbligatori con l’aggiunta di pochi altri ingredienti, altrimenti è altra cosa.
In tutto questo io una variante l’ho fatta, mettendola dentro un contenitore edibile e facente parte integrate della ricetta stessa: i pomodori.
E’ così diventata una Panzanella prêt-à-porter spero con buona pace di tutti 😉
200 g di pane toscano raffermo
4 pomodori ramati non troppo maturi
basilico fresco in abbondanza
1 cipollotto fresco
olio extravergine d’oliva
sale
aceto di vino bianco
Mettere il pane in ammollo nell’acqua per poco meno di 10 minuti e strizzarlo molto bene.
Lavare i pomodori, tagliare la calotta a tre di questi, svuotarli e tritare la polpa ottenuta insieme alle calotte ed al quarto pomodoro.
Lavare e tagliare il cipollotto, lavare e spezzettare a mano il basilico.
In una terrina sbriciolare il pane, aggiungere il trito di pomodori, il cipollotto ed il basilico.
Condire con abbondante olio, sale e aceto, mescolare molto bene e mettere in frigo per un paio d’ore.
Riprendere i pomodori svuotati e riempirli con la panzanella, colare sopra anche il condimento, tenerli a temperatura ambiente una mezz’ora prima di servirli.


Bellissima questa tua idea di panzanella pret a porter 🙂 alla fine con pochi (e buonissimi) ingredienti si può fare una declinazione di sapori meravigliosa !!!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi sono accorta che il mio commento di questa mattina è sparito
Della panzanella hai usato gli ingredienti principali per dar vita ad un piatto molto invitante, forse non sarà storicamente perfetta ma sicuramente molto gustosa
Bravissima grazie
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che bella l’ode che hai ricordato. Non la conoscevo, ma allora non era ancora “panzanella” 😀 perché mancava l’ingrediente principe ovviamente.
Comunque la tua idea è molto smart! Un bacione.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ode alla panzanella! troppo carina questa versione da asporto! Me la immagino per un aperitivo o una serata tra amici magari in riva al mare…. la mia è voglia di ferie oltre che di panzanella!!! Buona serata!
"Mi piace"Piace a 1 persona