Questa festa era così cara ai romani che continuarono a celebrarla anche dopo l’avvento del cristianesimo e del cattolicesimo. Si dice infatti che la Chiesa, per ovviare al problema, decise di spostare la data di nascita di Gesù al 25 Dicembre, festa del Sol invictus.
Quest’oggi per la Gn dei pani dolci del Calendario del Cibo Italiano vi spiego come prepararlo e, anche se non siete di Roma o vivete in Lazio, potrete gustarlo e donarlo come gli antichi romani, e chissà che questo Natale non risplenda di più.
150 g mandorle
150 g nocciole tostate
250 g noci sgusciate
75 g pistacchi o pinoli (io pinoli)
8 fichi secchi
3 cucchiai uva sultanina
1 cucchiaio cacao amaro
2 cucchiai zucchero
250 g miele
159 g farina
per la copertura gialla:
2 cucchiai farina
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio olio
1 cucchiaio acqua
Accendere il forno a 150° e ricoprire una teglia con carta forno.
In una ciotola mescolare farina, zucchero e cacao ed unire il miele leggermente riscaldato per renderlo fluido.
Aggiungere tutta la frutta secca, i fichi tagliati in più parti, l’uvetta ammollata in acqua calda e le mandorle non spellate.
Con l’aiuto di due cucchiai mescolare e finire d’impastare con le mani in modo da amalgamare bene il tutto e renderlo il più omogeneo possibile.
Aiutandosi con un cucchiaio bagnato togliere l’impasto dalle mani, inumidirle per prendere un pò d’impasto alla volta e formare una palla cercando di comprimere il più possibile.
Metterle nella teglia, io ne ho fatte 4 piccole, e schiacciarle dando loro un’idea di cupola.
Preparare la copertura mescolando in una ciotolina la farina con lo zafferano, l’olio e l’ acqua al fine di ottenere una pastella abbastanza densa ma spalmabile sulla superficie delle cupole facendole così diventare gialle.
Infornare a metà altezza per almeno un’ora, regolatevi con il vostro forno.
non lo conoscevo… davvero una ricetta interessante
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Neanche io lo conoscevo. Penso di essermi persa una bontà!
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In effetti è un ottimo pane da preparare per le feste, da provare anche solo per la curiosità di conoscere il sapore, uno piccolo va fatto…
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