
Che poi così brutti non mi sembrano, buoni invece lo sono eccome!
Questi biscottini semplici nella preparazione hanno un’origine contesa, da una parte siamo nel 1878 a Gavirate nel varesotto dove il pasticcere Costantino Veniani ottiene per questa ricetta dal Ministero agricoltura industria e commercio del Regno d’Italia l’attestato di “privativa industriale”, praticamente un brevetto dell’epoca. Ci sono poi i pasticceri di Borgomanero nel novarese che ne rivendicano la paternità; infine un ultimo giro ci conduce in un mercatino milanese dove nel 2008 è stato rinvenuto un vecchio ricettario di una pasticceria della città che riporta una variante alla cannella.
Quest’ultima versione la proverò sicuramente, intanto vi spiego la ricetta base per realizzare questi dolcetti, fatta di soli tre ingredienti. Se poi siete più bravi di me potete formarli utilizzando una sac à poche, e saranno meno brutti e solo tanto buoni 😉
Per circa 18 pezzi
80 gr di albumi
160 gr di zucchero
200 gr di nocciole
Montare a neve ben ferma gli albumi ed aggiungere lo zucchero poco per volta.
In un cutter tritare le nocciole sino a renderle granella ed aggiungere quest’ultima al composto mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontare la meringa.
Mettere il tutto in un pentolino e, a fuoco medio, cuocere per 7/9 minuti mescolando in continuazione.
Portare il forno, modalità statica, a 150° e preparare una teglia ricoperta di carta forno sulla quale disporre tanti mucchietti d’impasto non molto grandi, aiutandosi con due cucchiai.
Cuocere per circa 30 minuti.