Complice una serata passata in compagnia di un cuoco che ha fatto dell’alimentazione sana la sua bandiera, mi sono piacevolmente resa conto che si… qualcosa di buono l’ho imparato anch’io e si… la salute anche mentale passa dalla nostra pancia che è risaputo è il nostro primo cervello.
Tra le varie ricette e proposte che negli anni vi ho propinato manca proprio uno degli starter per eccellenza che ci aiuta ad affrontare al meglio le nostre giornate, sto parlando della granola.
Si tratta di un insieme di fiocchi d’avena, frutta disidratata e frutta secca che fu ideata dall’inventore dei cornflakes, il signor Kellogg alla fine dell’800.
Una composizione di alimenti semplice come semplice è la sua preparazione, di seguito vi spiego la mia preferita. Le dosi e gli alimenti da aggiungere ai fiocchi d’avena sono indicativi, sta a voi decidere in base al vostro gusto se variare qualcosa.
250 gr. di fiocchi d’avena bio 30 gr. di mandorle 40 gr. di nocciole 30 gr. di noci 7 prugne secche 30 gr. di mirtilli disidratati 15 gr. di zenzero disidratato 20 gr. di uvetta sultanina 70 ml. di sciroppo d’acero 70 ml. di succo di mela
Per prima cosa tritare grossolanamente la frutta secca e a pezzetti le prugne e lo zenzero.
Porre tutti gli ingredienti in una ciotola ed irrorarli con lo sciroppo d’acero ed il succo di mela.
Con le mani verificare che il composto sia ben umido ma non deve gocciolare, nel caso regolarlo con altro succo di mela.
Preparare una teglia ricoperta di carta forno e stendere la granola livellandola in uno strato alto un centimetro.
Infornare a 160°, forno statico, per 20/25 minuti e a metà cottura mescolarla un pò, se tende a scurirsi troppo coprirla con un foglio di alluminio.
A fine cottura, una volta raffreddata, spezzarla con le mani e conservarla in un contenitore ermetico.
La granola è ottima abbinata a dello yogurt naturale.
Il plumcake che vi propongo è in realtà una ricetta di origine siciliana dal meraviglioso profumo e sapore d’arancia.
Già conoscete la mia torta arancia e mandorle, in caso contrario la recuperate qui, farcita con una crema all’arancia. Questa volta invece il delizioso frutto andrà frullato per essere unito all’impasto e creare un dolce ideale per la prima colazione oppure per l’ora della merenda, e perchè non per un momento di relax? Scegliete voi!
Procuratevi uno stampo da plumcake ma se non l’avete nessun problema, va bene anche una tortiera da 18 cm. di diametro.
Ingredienti per il plumcake:
1 arancia con la buccia edibile 250 gr. di farina 0 8 gr. di lievito per dolci = 1|2 bustina 80 gr. di zucchero semolato 80 ml. di olio di semi di girasole 3uova
Per la ghiaccia reale:
2 cucchiai di zucchero a velo 3 cucchiai di succo d’arancia
In una ciotola versare lo zucchero semolato, le uova e frullare il tutto sino a renderlo gonfio e spumoso.
Lavare bene ed asciugare l’arancia, eliminarne le estremità e tagliarla a pezzi con tutta la buccia; frullarla per ottenere una crema che andrà unità al composto montato di zucchero e uova.
A questo punto aggiungere l’olio, la farina ed il lievito setacciati, mescolare bene.
Accendere il forno a 160°, modalità statica.
Oliare ed infarinare bene lo stampo e versare il dolce che andrà cotto per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino.
Nel frattempo in una piccola ciotola versare lo zucchero a velo aggiungere poco succo d’arancia alla volta sino ad ottenere una crema che ‘scrive’. Non deve essere troppo liquida (nel caso aggiungete altro zucchero a velo) e nemmeno troppo soda (nel caso aggiungete poche gocce di succo d’arancia).
Quando il dolce sarà cotto, sformato e fatto raffreddare colare sopra la ghiaccia all’arancia e lasciarla asciugare.
La ricetta che vi presento fa parte della tradizione popolare, tramandata a voce, della provincia di Crema.
Si tratta di un antipasto spesso servito da solo prima delle altre portate, praticamente l’antesignano dell’amuse-bouche, cioè quella piccola pietanza offerta all’inizio del pasto.
Secondo me, a dirla tutta, si sposa bene anche a fine pranzo quando si servono i formaggi ed in particolare è delizioso con il salva cremasco.
La preparazione è molto semplice, pochi ingredienti ed una cottura solo un pò prolungata, nulla più.
2 cipolle bianche 12 fichi secchi 1/2 bicchiere di acqua tiepida 1/2 bicchiere di aceto di vino preferibilmente rosso 25 gr. di burro sale
Versare in una ciotola l’acqua e l’aceto e lasciarvi in ammollo i fichi secchi tagliati a metà.
Sciogliere il burro in una casseruola e versarvi le cipolle tagliate molto finemente. Salarle e rosolarle senza che prendano troppo colore.
Aggiungere i fichi una volta ammollati con un pò dell’acqua e aceto utilizzata per ammorbidirli.
Cuocere a fuoco lento finché le cipolle non diventano molto morbide e caramellate, se necessario bagnarle con altra acqua e aceto.
Prima di salutarci per la pausa estiva insieme al Club del 27 mi sono cimentata nella preparazione dei “dip”, ovvero tutte quelle salsine in cui immergere verdure, abbinare pane e crostini, condire insalate, gustarle insieme a formaggi, carni, pesci. Scatenate la fantasia!
Le ricette sono tratte dal libro Big Dips di James Bradford e richiedono poca o nessuna cottura.
Io ho scelto una preparazione a freddo che ho abbinato a dei crostini, ma è perfetta con formaggi morbidi, delicati ma saporiti come ad esempio un fresco caprino.
Tutto molto semplice e molto gustoso, niente fornelli accesi, un minimo di manualità per tritare tutto in modo uniforme, la pazienza di aspettare che gli ingredienti si fondano insieme per creare un sapore unico e voilà, il gioco è fatto.
Buona estate a tutti, il club riaprirà a settembre 🙂
Ingredienti:
2 pesche medie 2 pomodori ramati non troppo maturi 1 piccola cipolla rossa dolce 1 cucchiaio di succo di limone 1 cucchiaio di miele millefori 1 cucchiaio raso di zucchero di canna sale erba cipollina
Tagliare a cubetti piccoli le pesche, i pomodori e la cipolla.
Unire tutti gli ingredienti nella ciotola e mescolarli bene con il limone, lo zucchero ed il miele. Aggiustare di sale a piacere.
Il dip ottenuto può essere servito subito oppure tenuto in frigo almeno un paio d’ore affinchè i vari ingredienti si fondano ed insaporiscano tra loro.
Guarnire con erba cipollina tagliata fresca prima di servire.
Makes about 3 cups 3 medium peaches, peeled and diced 2 Roma tomatoes, diced 1 medium sweet onion,* minced 1 teaspoon freshly squeezed lemon juice 1 teaspoon honey 1 teaspoon brown sugar 1 teaspoon salt 1/4 cup chopped fresh chives, for garnish Combine all of the ingredients in a bowl and mix well with a spoon. The salsa can be served immediately, but it is best to refrigerate and allow the flavors to meld for 2 to 3 hours.
Tempo di arance, come sempre mi piace utilizzarle in vari modi, le bucce si possono fare candite oppure ridotte in polvere d’oro; il frutto ottimo servito come contorno insieme ai finocchi.
Per la marmellata ho preso spunto dal libro di Sarah Randell “Marmalade, a Bittersweet cookbook” e la sua Sweet orange and passion fruit marmalade.
Per questa preparazione, l’unione di tre frutti insieme, c’è anche la mela renetta, donano gusto e originalità alla marmellata stessa. Buona spalmata sul pane tiepido ma provate anche a metterla alla base di una crostata con le mele.
Per tre vasetti medi
4 arance dolcinon trattate 2 mele renette 1 limone non trattato 4 frutti della passione 300 gr di zucchero semolato
Tagliare e spremere il limone, sminuzzare le bucce e mettere tutto (semi e polpa compresi) in una ciotola. Coprire con acqua e tenere da parte.
In una pentola mettere le arance, coprire con acqua e portare ad ebollizione. Cuocere a fuoco lento per 50 minuti o fino a quando non saranno morbide, pungerle con una forchetta.
Nel frattempo, sbucciare, tagliare a piccoli pezzi le mele e porle in una casseruola con 5 cucchiai d’acqua. Cuocerle a fuoco lento, parzialmente coperto, per 10 minuti, o fino a che non diventano morbide, mescolarle di tanto in tanto ed aggiungere un po’ d’acqua se necessario.
Tagliare in due i frutti della passione, setacciare la polpa in una ciotola, schiacciare i semi con la parte posteriore del cucchiaio nel setaccio per ottenere quanto più succo possibile. Ricordarsi di raschiare il succo dal fondo del setaccio, quindi scartare i semi: si dovrebbero avere circa 120/140 ml di succo.
Togliere le arance dalla pentola e tenere da parte il liquido di cottura. Quando le arance sono tiepide da poter essere maneggiate, dividerle in quattro e poi dadolarle, scartando eventuali semi. Trasferirle con il loro succo d’arancia.
Filtrare il succo di limone ed aggiungerlo. Aggiungere circa 600 ml di liquido di cottura delle arance, lo zucchero e le mele cotte. Mescolare bene.
Cuocere la marmellata a fuoco basso, mescolando spesso, per sciogliere lo zucchero. Aggiungere il succo dei frutti della passione e portare la marmellata ad ebollizione, quindi far bollire la marmellata per 30/40 minuti, o fino a quando non ha raggiunto la giusta densità scivolando morbidamente sul cucchiaio. Ricordate che una volta raffreddata sarà molto più densa.
Travasarla in vasetti sterilizzati, chiuderli e capovolgerli sino a completo raffreddamento.
Iniziamo l’anno con un leggero antipasto che ho tratto dal Calendario del cibo italiano, una veloce quanto deliziosa preparazione di Giuliana Fabris.
L’ingrediente principale è dato dai cachi o kaki o ancora diospiri, sono frutti originari dell’Asia orientale, importati in Europa a metà dell’Ottocento, si narra infatti che il primo albero di cachi da noi fu coltivato nel giardino di Boboli a Firenze nel 1871.
Questi frutti colorati e delicati sono divenuti simbolo di pace nel secondo dopoguerra poichè solo pochi di questi alberi sopravvissero all’esplosione atomica di Nagasaki.
Sono un buon alimento nelle diete per il loro scarso apporto calorico, una buona presenza di Vitamine C e del gruppo B, ricchi di beta-carotene e potassio e con un’alta percentuale di acqua che li conferisce proprietà lassative oltre che diuretiche.
Per questa ricetta si deve utilizzare la varietà Persimon coltivata esclusivamente nella provincia di Valencia in Spagna, esteticamente simile alla mela viene comunemente chiamato caco-mela. Rispetto ai classici cachi ha una polpa soda e priva di semi e si conserva più a lungo.
Ingredienti per 6 persone
2 cachi Persimon Ciuffi di Valeriana 150 g di gorgonzola piccante 50g di nocciole 1 cucchiaio abbondante di aceto balsamico Olio extravergine d’oliva Sale
Lavare ed asciugare bene la valeriana, sbucciare i cachi ed affettarli sottilmente a rondelle.
Tostare le nocciole e tritarle grossolanamente, creare un’emulsione con l’olio, l’aceto ed il sale.
Comporre il piatto di portata creando un letto di valeriana sulla quale adagiare le fette di caco e distribuiti sopra i pezzetti di gorgonzola.
Condire il tutto con la vinaigrette preparata precedentemente e completare con le nocciole tostate.
Ho passato parte della mia infanzia in Alto Adige e tra mille ricordi emerge quello di una mia zia nell’atto di tirare una grande sfoglia di pasta su un canovaccio lindo. La vedo ancora, con gli occhi della memoria, in mezzo ad una nuvola di farina, avvolgere con delicatezza un impasto di mele che poco dopo in forno avrebbe sprigionato un profumo che ancora mi par di sentire mentre scrivo. Stava preparando uno strudel, per la precisione, uno strudel altoatesino.
La differenza sta proprio nella pasta che, contrariamente a quello trentino, non è pasta sfoglia.
Ebbene, tornando al presente, e girando tra i banchi di una fiera, ho avuto modo di acquistare delle mele da un produttore meranese. Si tratta della varietà Topaz che, mi è stato riferito, è proprio quella che si usa maggiormente per questo strudel poiché ha la giusta dolcezza ed è farinosa quanto basta.
Ed ecco come un semplice acquisto mi ha riportata indietro nel tempo e, una volta tornata a casa, fatto preparare questo dolce. Questa è la storia, dove i ricordi legati ai bei momenti non devono mai rimanere sopiti ma far parte della nostre giornate sempre.
250 g farina 0 2 cucchiai di olio 7 cucchiai di acqua circa 1 uovo 1 presa di sale
Per il ripieno
1 k di mele varietà Topaz
100 g di pangrattato
70 g di zucchero
40 g di uvetta
burro
cannella
zucchero a velo
Impastare farina, uovo, sale ed olio aggiungendo acqua quanto basta per ottenere un panetto morbido. Lavorare qualche minuto la pasta, deve risultare setosa ed omogenea. Formare una palla e avvolgerla nella pellicola alimentare, lasciare riposare per una mezz’ora.
Sbucciare le mele, affettarle sottilmente ed amalgamarle delicatamente insieme ad uvetta, zucchero, cannella e pangrattato fatto dorare precedentemente in un padellino con una noce di burro.
Accendere il forno a 180° modalità statica.
Riprendere la pasta e su un foglio di carta-forno infarinato stenderla sottilmente nella misura di 30×40 cm circa.
Spalmare su tutta l’area il burro fuso e stendere al centro, per la lunghezza, il ripieno.
Con l’aiuto della carta-forno ripiegare i due lati lunghi di pasta uno sull’altro creando un rotolo, sigillare bene i lati corti e spennellare tutta la superficie di burro fuso.
Infornare per almeno 20/25 minuti.
Servire tiepido con una bella spolverata di zucchero a velo.
L’avocado è un frutto tropicale che generalmente inserisco nelle insalate oppure per preparare il Poke, ma navigando in rete ho trovato questa velocissima ricetta.
Mi ha intrigato l’idea di utilizzarlo come parte grassa per una preparazione e la curiosità di scoprire la sua resa in un dolce iconico come i brownie, tipico dessert statunitense che prende il nome dal suo colore.
Il risultato è un dolcetto sfizioso che mi ha convinto, potete sostituire la farina 0 con quella di riso o altra tipologia ed al posto dello zucchero frullare 50 gr di datteri.
Per ottenere circa 20 pezzi
200 gr di cioccolato fondente al 60% 1 avocado maturo 2 uova medie 50 gr di farina 0 100 gr di noci tritate 30 gr di zucchero
Sbucciare e frullare l’avocado con le uova ed il cioccolato sciolto al microonde.
Aggiungere lo zucchero e la farina utilizzando una spatola, da ultimo amalgamare le noci.
Versare in uno stampo, ricoperto di carta forno, di 20 cm per lato.
L’appuntamento con il Club del 27 vede protagonista il libro Fruit Cake del pasticcere Jason Schreiber, food stylist di New York che ha collaborato anche con Martha Stewart. Le sue proposte sono tutte deliziose, per niente complicate sia nell’esecuzione che nella ricerca degli ingredienti. I dolci sono tutti a base di frutta e la torta di salsa di mele, considerata anche la stagionalità del prodotto, non potevo farmela scappare. Nella ricetta originale, che riporto a fine articolo, le dosi sono maggiori e viene utilizzato il Pan Goo che altri non è che una miscela utilizzata al posto del classico “imburrate ed infarinate la teglia”.
Nella mia versione l’aggiunta in più sono le fette di mela essiccate, buone ed in tema 🙂
260 gr di farina 0 5 gr di lievito per dolci 3 gr di cannella 2 gr di sale 1 pizzico di noce moscata 94 gr di burro 100 gr di zucchero di canna 70 gr di zucchero semolato 20 ml di aceto di mele 3 uova 1 mela 100 gr di noci
Per la salsa di mele 500 gr di mele succo di mezzo limone
Per la glassa 60 gr di zucchero a velo 10 gr di zenzero 1 pizzico di sale 1 cucchiaio di bourbon, facoltativo acqua
Mela essiccata al centro: lavare e tagliare a spicchi sottili una mela, disidratare per 9 ore nell’essiccatore a 70 gradi.
Preriscaldare il forno a 180 °, imburrare ed infarinare bene una teglia da 25 cm di diametro.
Preparare la salsa di mele che dovrete far raffreddare prima di utilizzarla: sbucciare, privare del torsolo e tagliare a pezzi le mele che si preferiscono, in una casseruola unirle insieme al succo di limone. Cuocere coperto aggiungendo poca acqua per non fare attaccare la salsa. Schiacciare le mele, lasciando il composto grosso o liscio a piacere e continuare la cottura, mescolando continuamente sino a che non diventa densa e non cade dal cucchiaio.
In una ciotola mescolare insieme la farina, il lievito, la cannella, il sale e la noce moscata.
A parte sbattere il burro, lo zucchero di canna e lo zucchero semolato per 3 minuti. Aggiungere le uova una alla volta ed ottenere un composto morbidissimo e liscio.
Aggiungere circa metà degli ingredienti secchi. Mescolare fino a quando tutto è stato inumidito, quindi incorporare la salsa di mele e l’aceto di mele. Aggiungere i restanti ingredienti secchi e mescolare a mano fino a formare una pastella liscia e densa. Incorporare la mela a pezzetti, le noci tritate e versare il tutto nella teglia preparata.
Cuocere per circa 40 minuti, fare la prova stecchino che deve risultare asciutto.
Glassa: spremere lo zenzero sullo zucchero attraverso un doppio strato di garza o carta da cucina robusta, estraendo quanto più succo possibile, aggiungere il bourbon (io no) ed il sale. Mescolare il tutto con una piccola frusta aggiungendo poca acqua fino a quando il composto non vela il dorso di un cucchiaio.
Raffreddare bene il dolce prima di versare sopra la glassa. Decorare con la mela essiccata.
La torta si conserva bene coperta a temperatura ambiente per circa 1 settimana.
English version
PAN GOO| MAKES ABOUT ¾ CUP (110 MILLILITERS) | EASY |
neutral oil, such as safflower¼ cup62 milliliters all-purpose flour⅓ cup47 grams
In a small container with a lid, whisk the oil and flour together until combined. Brush onto baking pans in place of parchment paper or cooking spray. Keep it in the fridge for a couple of weeks. A month seems like maybe too long.
FOR THE CAKE Pan Goo, for greasing the pan all-purpose flour2¾ cups391 grams baking powder2¾ teaspoons 8,3 grams ground cinnamon2 teaspoons 5 grams coarse salt 1½ teaspoons 4.5 grams freshly grated nutmeg15 seconds (about ¾ teaspoon)1.5 grams unsalted butter, softened10 tablespoons (1¼ sticks)141 grams firmly packed dark brown sugar1 cup212 grams granulated sugar½ cup106 grams large eggs 4 Applesauce (or store-bought unsweetened)2 cups488 grams cider vinegar2 tablespoons30 milliliters large apple, peeled, cored, and roughly chopped into ¼-inch pieces1 145 grams walnuts, broken into halves and pieces1½ cups153 grams
1. Preheat the oven to 350°F (180°C) with a rack in the lower-third position. Generously brush a 10-cup (9-inch-diameter) Bundt pan with Pan Goo, making sure you cover every nook and cranny.
2. In a medium bowl, whisk together the flour, baking powder, cinnamon, salt, and nutmeg. Set aside.
3. In the bowl of an electric mixer fitted with the paddle attachment, beat the butter, dark brown sugar, and granulated sugar on medium speed until well combined, about 3 minutes. Add the eggs one at a time, stopping to scrape down the sides of the bowl occasionally. When all the eggs have been incorporated, beat on medium-high speed for about 30 seconds, until the mixture is luxuriously soft and smooth.
4. Stop the mixer and add about half the dry ingredients. Mix on low speed until almost everything has been moistened, then stir in the applesauce and cider vinegar. Add the remaining dry ingredients and stir by hand until the mixture forms a smooth, thick batter. Stir in the chopped apple and walnuts and spoon the batter into the prepared pan.
5. Bake until the cake is firm and springs back to the touch and a cake tester inserted into the center comes out clean, about 65 minutes.
6. Transfer the pan to a wire rack. Let the cake rest in the pan for 20 minutes, then invert onto the rack to cool completely, about 40 minutes longer.
7. When the cake has cooled, make the glaze by placing the confectioners’ sugar in a medium bowl. Squeeze the ginger over the sugar through a double layer of cheesecloth or sturdy paper towel, extracting as much juice as possible, then add the bourbon (if using) and salt. Stir everything together with a small whisk or a rubber spatula, adding water by the teaspoon, until the mixture coats the back of a spoon.
8. Drizzle the glaze over the cooled cake and allow it to set at room temperature before serving.
STORAGE This cake keeps remarkably well, lightly covered at room temperature, for close to 1 week.
APPLESAUCE| MAKES ABOUT 2½ CUPS (625 MILLILITERS) | EASY |
your favorite apples, peeled, cored, and cut into 2-inch pieces3 pounds1.5 kilograms freshly squeezed lemon juice (from ½ lemon)1 tablespoon15 milliliters
1. In a large sturdy pot, combine the apples, lemon juice, and ⅔ cup (166 milliliters) water. Cover with a tight-fitting lid and bring to a boil over high heat.
2. Cook, stirring occasionally, for 8 to 10 minutes. Reduce the heat to a simmer and continue cooking, covered, until the apples are completely falling apart, 5 to 10 minutes longer, adding just a touch more water if you worry things might dry up.
3. Mash the apples with a potato masher, leaving the mixture as chunky or as smooth as you like, and keep cooking, stirring constantly, until the sauce is stiff enough to hold its shape when dropped off a spoon.
4. Transfer the applesauce to a heatproof bowl to cool completely.
STORAGE Store in an airtight container in the refrigerator for up to 1 week
In Puglia sono i Purceddhruzzi o Purcidduzzi, in Campania li chiamano Struffoli mentre in Calabria è la Pignolata. Il procedimento varia di poco, si utilizza l’olio al posto del burro e non vi sono le uova, in compenso sono accomunati dalla bontà. Uno tira l’altro, anche perchè sono appicicosetti e per colpa del miele siamo obbligati a prenderne più di uno alla volta 😉
Solitamente si preparano per le festività natalizie ma anche a Carnevale, preparati in anticipo si possono conservare a temperatura ambiente per più giorni.
500 g di farina 0 100 ml di olio extravergine di oliva 1/2 bustina di lievito per dolci 100 ml di vino bianco oppure di alcol buongusto 3 mandarini un pizzico di sale olio per friggere miele zucchero semolato mandorle cioccolato fondente
Sulla spianatoia versare la farina setacciata con il lievito, unire l’olio, il vino bianco, il sale ed infine il succo dei mandarini. Amalgamare il tutto molto bene, si dovrà ottenere un impasto liscio e setoso, lasciare riposare per un’ora.
Dividere la pasta in più parti e formare dei rotolini di circa un centimetro di diametro, tagliare con un coltello in piccoli pezzi da un centimetro.
Mettere sul fuoco un pentolino con l’olio e portarlo a temperatura; per questa operazione io faccio la prova stuzzicadenti, lo immergo e se frigge vuol dire che è pronto. Tuffare pochi purceddhruzzi alla volta, girarli delicatamente e porli sulla carta assorbente appena diventano dorati.
In una padella versare abbondante miele, quando inizia a schiumare versare un cucchiaio di zucchero e un pochino di acqua. Mescolare per bene finché non sarà tutto sciolto, liquido e senza schiuma. A questo punto versare dentro i purceddhruzzi e mescolare molto delicatamente in modo da far attaccare bene il miele.
Disporli su un vassoio dando loro una forma a cupola e decorare come più vi piace, codette colorate, zuccherini, canditi. Oppure fate come me che ho tritato mandorle e cioccolato fondente in parti uguali.