Il plumcake che vi propongo è in realtà una ricetta di origine siciliana dal meraviglioso profumo e sapore d’arancia.
Già conoscete la mia torta arancia e mandorle, in caso contrario la recuperate qui, farcita con una crema all’arancia. Questa volta invece il delizioso frutto andrà frullato per essere unito all’impasto e creare un dolce ideale per la prima colazione oppure per l’ora della merenda, e perchè non per un momento di relax? Scegliete voi!
Procuratevi uno stampo da plumcake ma se non l’avete nessun problema, va bene anche una tortiera da 18 cm. di diametro.
Ingredienti per il plumcake:
1 arancia con la buccia edibile 250 gr. di farina 0 8 gr. di lievito per dolci = 1|2 bustina 80 gr. di zucchero semolato 80 ml. di olio di semi di girasole 3uova
Per la ghiaccia reale:
2 cucchiai di zucchero a velo 3 cucchiai di succo d’arancia
In una ciotola versare lo zucchero semolato, le uova e frullare il tutto sino a renderlo gonfio e spumoso.
Lavare bene ed asciugare l’arancia, eliminarne le estremità e tagliarla a pezzi con tutta la buccia; frullarla per ottenere una crema che andrà unità al composto montato di zucchero e uova.
A questo punto aggiungere l’olio, la farina ed il lievito setacciati, mescolare bene.
Accendere il forno a 160°, modalità statica.
Oliare ed infarinare bene lo stampo e versare il dolce che andrà cotto per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino.
Nel frattempo in una piccola ciotola versare lo zucchero a velo aggiungere poco succo d’arancia alla volta sino ad ottenere una crema che ‘scrive’. Non deve essere troppo liquida (nel caso aggiungete altro zucchero a velo) e nemmeno troppo soda (nel caso aggiungete poche gocce di succo d’arancia).
Quando il dolce sarà cotto, sformato e fatto raffreddare colare sopra la ghiaccia all’arancia e lasciarla asciugare.
Veganuary è la sfida globale che dal 2014 invita a mangiare vegano per tutto il mese di gennaio.
Per questo insieme al Club del 27 ho provato una serie di ricette tratte dal libro Easy Speedy Vegan di Katy Beskov. Sono facili, veloci, leggere ma tutte gustose e varie.
Come questa zuppa preparata con la fregula (la trovate qui in versione risottata) la pasta di semola tipica della Sardegna.
Dosi per 4 persone
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva 1 porro, affettato sottilmente 1 spicchio d’aglio schiacciato 1 zucchina affettata 150 gr di fagiolini fini mondati e tritati grossolanamente 1 lattina da 400 gr di fagioli scolati e sciacquati 1 litro di brodo vegetale caldo 3 cucchiai di fregula Basilico tritato Prezzemolo tritato Sale
Scaldare l’olio in una padella capiente, stufare il porro a fuoco medio per qualche minuto, quindi aggiungere l’aglio, la zucchina, i fagiolini e cuocere ancora per 2 minuti.
Aggiungere i fagioli, metà del brodo vegetale, la fregula e portare ad ebollizione, quindi cuocere a fuoco lento per 10/12 minuti. Le verdure devono risultare tenere e la pasta ammorbidita. Se necessario aggiungere brodo caldo.
Togliere dal fuoco e completare il piatto con basilico e prezzemolo a sentimento. Aggiustare di sale.
Versione originale in inglese
SERVES 4 · SUITABLE FOR FREEZING
1 tbsp sunflower oil
1 leek, thinly sliced
1 garlic clove, crushed
1 courgette (zucchini), sliced
150g (5oz) fine green beans, trimmed and roughly chopped
1 × 400g (14oz) can of haricot beans, drained and rinsed
1 litre (4 cups) hot vegetable stock
3 tbsp dried fregola (ensure egg-free)
30g (1oz) basil, finely chopped
generous handful of flat-leaf parsley, finely chopped
generous pinch of sea salt and black pepper
1. Heat the sunflower oil in a large pan, add the leek and cook over a medium-high heat for 2–
3 minutes, then add the garlic, courgette and green beans and cook for a further 2 minutes.
2. Add the haricot beans, vegetable stock and fregola and bring to the boil, then simmer for 12
minutes until the vegetables are tender and the pasta has softened.
3. Remove from the heat and stir through the chopped basil and parsley. Season to taste with
salt and pepper.
Speedy Tip
Finely chop the fresh basil and flat-leaf parsley stalks as well as the leaves, as they are also packed
with flavour. A handful of fresh mint or dill makes a lovely addition too.
La ricetta che vi propongo affonda le sue radici nella tradizione contadina di alcune regioni dell’Italia centro settentrionale, in questo caso ho scelto di preparare i “bigoi co l’arna”, cioè quelli veneti, utilizzando un formato di pasta che ho già provato qui.
Si tratta di un ragù in bianco, profumato con un vino del territorio: il Ripasso, che ben si abbina al piatto.
Il Ripasso è un vino Valpolicella che viene letteralmente messo a contatto, per una quindicina di giorni, con le vinacce utilizzate per fare l’Amarone, predisponendolo quindi ad una seconda fermentazione (un ripasso appunto). Il risultato è un vino dalla morbida acidità che accompagna ottimi piatti a base di carne.
Ma torniamo ai bigoli, che preferibilmente devono essere freschi, se non li trovate potete utilizzare delle tagliatelle all’uovo (come usano fare in Toscana). Il petto d’anatra invece va tagliato rigorosamente al coltello ed il sugo che si ottiene è bianco poichè non è previsto l’utilizzo del pomodoro.
Il formaggio Monte Veronese stagionato completa la preparazione, anche se un buon Parmigiano Reggiano (come quello che io ho utilizzato) non preclude assolutamente la riuscita del piatto.
Dosi per 4 persone
400 gr di petto d’anatra 350 gr di bigoli freschi 1 cipolla bianca 1 carota 1 gambo di sedano 2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva 1 noce di burro 1 bicchiere di vino rosso (Ripasso) brodo vegetale sale Parmigiano Reggiano
Pulire e tritare le verdure, in una casseruola scaldare l’olio con il burro e rosolarle a fuoco dolce.
Nel frattempo preparare un brodo vegetale e tenerlo in caldo.
Togliere la pelle al petto d’anatra e tagliarlo a cubetti abbastanza piccoli, 1 cm. circa.
Quando le verdure sono ben appassite e iniziano a colorirsi, aggiungere la carne e rosolarla a sua volta.
Versare sul tutto in bicchiere di vino e sfumare per qualche minuto, infine coprire col brodo caldo il ragù.
Abbassare la fiamma al minimo, deve sobbollire leggermente, cuocere per un’ora abbondante.
Non succede ma se asciuga troppo aggiungere altro brodo. Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale.
Lessare i bigoli e scolarli versandoli direttamente nella casseruola per una leggera mantecatura.
Impiattare, cospargere di formaggio e servire con un bicchiere di Ripasso. Abbinamenti di-Vini
Mürbeteig altri non è che la pasta frolla dolce che utilizzo ogni anno per fare i biscotti di Natale; questa è la ricetta che mi ha regalato un’amica di Berlino.
Adoro questi biscotti speziati da attaccare all’albero oppure regalare a parenti ed amici, sono una coccola che anticipa le feste più attese dell’anno.
Basta munirsi di stampi diversi per forma e dimensione, un pò di tempo da dedicare alla decorazione con la ghiaccia reale, oppure solo con un pennarello alimentare, ed il gioco è fatto.
Con le dosi indicate si ottengono circa 30 biscotti ma tutto dipende dalla dimensione che volete dare loro.
300 gr di farina 100 gr di zucchero 200 gr di burro 1 uovo + 1 albume zucchero a velo poche gocce di limone spezie varie (cannella, anice stellato, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo) 1 pennarello alimentare rosso mandorle
Amalgamare insieme la farina, il burro freddo tagliato a cubetti, lo zucchero, le spezie e l’uovo intero. Avvolgere il panetto ottenuto nella pellicola e riporre in frigorifero per 1 ora.
Stendere l’impasto con il mattarello in uno spessore di quasi un centimetro e stampare i biscotti con le formine prescelte. Io ad esempio ho fatto delle stelline che con una punta abbracciano una mandorla (come potete vedere dalla foto).
Cuocere i biscotti, dopo averli adagiati su una teglia ricoperta di carta forno a 170° per 14 minuti.
Nel frattempo preparare la ghiaccia reale: montare l’albume a neve con poche gocce di limone, aggiungere lo zucchero a velo quanto basta perchè il composto ottenuto “scriva”, nel senso che deve cadere dal cucchiaio in forma semi-densa, nel caso fosse troppo soda aggiungere ancora qualche goccia di limone.
Una volta che i biscotti si sono raffreddati ho utilizzato un pennarello alimentare rosso per disegnare faccine e la sac à poche per fare decori con la ghiaccia reale da far ben asciugare.
Il Club del 27 anche quest’anno si prepara al Natale sfornando biscotti in quantità.
In particolare ho scelto di preparare i Melomakarona (olive oil & honey cookies, ricetta pubblicata sulla rivista Bake from Scratch Holiday Cookies), deliziosi biscotti al miele, nonchè il dolce natalizio tradizionale in Grecia. Vengono preparati con olio d’oliva per poi essere rifiniti con uno sciroppo al miele arricchito con cannella e arancia ed infine cosparsi di noci tritate.
Mentre li preparo penso agli amici che fanno parte di questo strepitoso Club del 27 intenti sicuramente nella realizzazione dei loro dolcetti prescelti.
Siamo persone che amano provare sempre cose nuove, mettersi alla prova, ma soprattutto cucinare con amore per se ed i propri cari; per questo è a loro che dedico questa dolce ciotola/stellina.
Buone feste a tutti!
La ricetta per preparare 30 biscotti, utilizza come unità di misura la cup (tazza) che corrisponde a 55 gr.
Sciroppo
1 arancia 1 tazza di zucchero di canna 1 bastoncino di cannella 3 chiodi di garofano 1 tazza di miele liquido 1 e 1/2 tazze di acqua
Biscotti
4 tazze di farina 1 cucchiaino di lievito in polvere 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio 1/4 cucchiaino di sale 1 tazza di olio d’oliva 1/3 di tazza di succo d’arancia 1 tazza di zucchero semolato 2 cucchiai di rum scuro, cognac, o succo d’arancia scorza grattugiata di 1/2 arancia 1/2 cucchiaino di cannella 1/8 cucchiaino di noce moscata 1/3 di tazza di noci tritate
Iniziamo col preparare lo sciroppo:
tagliare l’arancia a metà e porla in una casseruola insieme allo zucchero di canna, la cannella, i chiodi di garofano e l’acqua. Portare sul fuoco e cuocere a fuoco lento mescolando continuamente, fino a quando lo zucchero di canna non si è sciolto, circa 5 minuti. Spegnere ed aggiungere il miele, lasciate raffreddare. Filtrare lo sciroppo, se non lo utilizzate subito, può essere conservato in un contenitore ermetico in frigorifero per una settimana.
Ora prepariamo i biscotti:
in una ciotola capiente mescolare insieme farina, lievito, bicarbonato di sodio e sale; a parte unire l’olio d’oliva, lo zucchero, il succo d’arancia, il rum, la scorza d’arancia, la cannella e la noce moscata.
Aggiungere ai liquidi gli ingredienti secchi in tre volte, amalgamando bene dopo ogni aggiunta. Sformare l’impasto su una superficie leggermente infarinata; impastare velocemente per renderlo liscio; avvolto nella pellicola, può essere conservato in freezer per un 1 mese.
Preriscaldare il forno a 160° e foderare due teglie con carta forno, usando le mani modellare i biscotti in forma ovale, disporli distanziati, schiacciare leggermente con i rebbi della forchetta la superficie.
Cuocere per circa 20 minuti.
Sfornare i biscotti e tuffarli per 15 secondi, pochi alla volta, nello sciroppo raffreddato. Prelevarli delicatamente e disporli sul piatto da portata, cospargerli di noci tritate.
Si conservano in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per 1 settimana o congelati per un 1 mese.
Versione in inglese: Olive oil & honey cookies
honey sirup
1 orange 1 cup brown sugar 1 cinnamon stick 1 cup liquid honey
cookies
4 cups all-purpouse flour 1 tsp baking powder 1/2 tsp baking soda 1/4 tsp salt 1 cup olive oil 1 cup granulated sugar 1/3 cup orange juice 2 tbsp dark rum, cognac or orange juice grated zest of 1/2 orange 1/2 tsp cinnamon 1/8 tsp nutmeg 1/3 cup chopped walnuts
honey syrup: cut orange in half. Place orange and zest, brown sugar, cinnamon and 1 1/2 cups water in saucepan. Bring to bowl; reduce heat and simmer stirring constantly, until brown sugar has dissolved, about 5 minutes. Remove pan from heat, stir in honey. Let cool; strain mixture discarding orange and cinnamon sticks
(Make-ahead: can be stored in airtight containrer in refrigerator for up to 1 week)
Cookies: in large bowl, stir together flour, baking powder, baking soda and salt.
In separate large bowl wisk togheter olive oil, sugar, orange juice, rum, orange zest, cinnamon and nutmeg. Wisk in dry ingredients in three additions, whisking well after each addition. Turn out dought onto lightly floured surface; knead just until smooth.
(Make-ahead: dough can be wrapped in plastic wrap and frozen for up to 1 mounth)
Preheat oven to 350 f line two baking sheets whit parchment paper. using hands, shape dough by 1 thip into ovals; arrange 1 inch apart on prepared baking sheets. flatten cookies slightly with times of fork. bake one sheet at a time until cookies are golden brown and crispy about 20 minutes.
Remove cookies from oven and working a few at time immediately place in cooled syryp for 15 seconds. Using slotted spoon remove and place on serving platter, sprinkle with walnut.
(Make-ahead: can be stored in airtight containrer at room temperature for up to 1 week or frozen for up to 1 mounth)
E’ appena uscito un nuovo libro di James Olivier “One: Simple One-Pan Wonders” dove ben 120 ricette si possono preparare con una semplice padella. Qui l’autore ha pensato a tutti coloro che devono cucinare giornalmente, pianificare i pasti tutti i giorni, quindi rendere tutto più facile e semplice. Inoltre rivolge uno sguardo anche alla salute e per questo la maggior delle ricette sono vegetariane.
Con queste premesse il Club del 27 non poteva che provarne alcune, la mia scelta è caduta sulla zuppa di zucca poichè mi piace questo coloratissimo ortaggio d’inizio inverno. Ma forse non si era capito che mi piace tanto tanto?
Vi spiego il suo procedimento e, come sempre, in fondo troverete la versione originale in inglese.
Dosi per 4 persone:
1 kg di zucca varietà Delica 2 cipolle bianche 3 spicchi d’aglio 2 rametti di rosmarino 400 gr di fagioli borlotti 1 cucchiaio di dado vegetale 4 fette spesse di pane olio extra vergine d’oliva 40 g di Parmigiano reggiano
Per prima cosa pulire la zucca, tagliarla a metà privarla dei semi, quindi sbucciarla e tagliarla a dadini di 2 cm.
Cuocere i fagioli freschi in acqua e dado vegetale per mezz’ora, oppure in alternativa scolarli dal barattolo e tenerli da parte e preparare un brodo vegetale.
Porre la zucca in una casseruola e cuocerla a fuoco medio con 1 cucchiaio di olio d’oliva, mescolare di tanto in tanto.
Sbucciare le cipolle e tritarle abbastanza finemente, tritare l’aglio ed il rosmarino, aggiungere il tutto in padella, infine aggiustare di sale.
Coprire e cuocere per 10 minuti, mescolando regolarmente, quindi togliere il coperchio e proseguire la cottura per altri 5 minuti.
A questo punto versare i fagioli con un paio di mestoli del loro brodo di cottura, oppure i fagioli in scatola con un paio di mestoli di brodo vegetale. Portare ad ebollizione e cuocere a fuoco lento per altri 10 minuti, o fino a quando la zucca è morbida con una bella consistenza densa e brodosa.
Tostare le fette di pane, versare la zuppa nelle fondine, disporre una fetta di pane a lato, una bella grattugiata di Parmigiano reggiano ed un giro d’olio su tutto.
SUMPTUOUS SQUASH SOUP BORLOTTI BEANS, ROSEMARY, SOURDOUGH & PARMESAN SERVES 4 | TOTAL 50 MINUTES 1 butternut squash (1.2kg) 2 red onions 4 cloves of garlic 2 sprigs of rosemary 1 × 400g tin of borlotti beans 1 veg or chicken stock cube 4 thick slices of sourdough bread 40g Parmesan cheese Trim the squash, carefully halve lengthways and deseed, then peel and chop into 2cm dice. Place it in a large shallow casserole pan on a medium heat with 1 tablespoon of olive oil, stirring occasionally. Peel the onions and chop the same size, peel and roughly chop the garlic, and add them all to the pan. Pick and finely chop the rosemary leaves, stir into the mix, season with sea salt and black pepper, then cover and cook for 10 minutes, stirring regularly. Uncover, and cook for another 5 minutes, or until starting to get golden, stirring every now and then. Pour in the beans, juice and all, then crumble in the stock cube and add 1½ tins’ worth of water (600ml). Bring to the boil, then simmer for another 10 minutes, or until the squash is soft and you have a lovely thick soupy texture. Season to perfection. Toast the bread. Drizzle the soup and the toast with a little extra virgin olive oil, if you like. Finely grate the Parmesan over the toast, then serve.
Ottobre, è tempo di zucca! Ottobre è tempo anche di World Bread Day!, diciasettesima edizione del contest di Zorra al quale partecipo per celebrare la giornata mondiale del pane.
Mancava giusto il pane… detto fatto, e una volta preparato potete gustarlo al meglio servito in accompagnamento a formaggi e confetture.
500 g di farina 0 300 g di polpa di zucca 10 g di sale 1 bicchiere d’acqua + più quella necessaria all’impasto 1/4 di panetto di lievito di birra fresco (6 g) 1 cucchiaino di malto d’orzo o di miele spago da cucina
Pulire e tagliare a tocchetti la zucca, cuocerla nel forno a 180° per 10 minuti, farla intiepidire e frullarla.
In una ciotola versare la farina, la zucca oramai raffreddata ed il sale, fare un buco al centro e versare il lievito sciolto in precedenza insieme al malto o miele in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente.
Iniziare ad impastare aggiungendo poca acqua alla volta, non c’è una misura precisa poichè la zucca è umida ed ogni impasto può risultare differente.
Ottenuto un panetto compatto e non appiccicoso metterlo a lievitare sino al raddoppio, coperto da un panno. Ci vorranno almeno 3 ore.
Trascorso il tempo necessario, riprendere l’impasto e dividerlo in più parti, anche di misure differenti. Lavorare ogni panetto formando una palla e con lo spago da cucina fare 4 intrecci per ottenere 8 spicchi.
Lasciarli riposare ancora per un’ora coperti con un canovaccio.
Accedere il forno alla massima temperatura, cuocere le zucche di pane abbassando la temperatura subito a 200 ° per i primi 10 minuti, poi a 180° per altri 15 minuti.
La ricetta che vi presento fa parte della tradizione popolare, tramandata a voce, della provincia di Crema.
Si tratta di un antipasto spesso servito da solo prima delle altre portate, praticamente l’antesignano dell’amuse-bouche, cioè quella piccola pietanza offerta all’inizio del pasto.
Secondo me, a dirla tutta, si sposa bene anche a fine pranzo quando si servono i formaggi ed in particolare è delizioso con il salva cremasco.
La preparazione è molto semplice, pochi ingredienti ed una cottura solo un pò prolungata, nulla più.
2 cipolle bianche 12 fichi secchi 1/2 bicchiere di acqua tiepida 1/2 bicchiere di aceto di vino preferibilmente rosso 25 gr. di burro sale
Versare in una ciotola l’acqua e l’aceto e lasciarvi in ammollo i fichi secchi tagliati a metà.
Sciogliere il burro in una casseruola e versarvi le cipolle tagliate molto finemente. Salarle e rosolarle senza che prendano troppo colore.
Aggiungere i fichi una volta ammollati con un pò dell’acqua e aceto utilizzata per ammorbidirli.
Cuocere a fuoco lento finché le cipolle non diventano molto morbide e caramellate, se necessario bagnarle con altra acqua e aceto.
I burger che ho preparato sono un’ottima alternativa in cucina per consumare alimenti che non sempre incontrano il gusto di tutti, anche solo per come si presentano.
Accompagnati da un contorno di zucchine e melanzane grigliate sono ideali in questa stagione, quando i fagioli si trovano anche freschi. In alternativa potete utilizzarli surgelati oppure già cotti in lattina avendo l’accortezza di sciacquarli per bene.
Per questa preparazione ho utilizzato la friggitrice ad aria, ma vi spiego anche come cuocerli in padella.
Dosi per 2 persone:
300 gr. di fagioli lessati (io ho usato fagioli freschi tipo borlotto) 1 uovo pane grattugiato 1 cipolla bianca piccola prezzemolo tritato formaggio saporito ( io ho utilizzato del pecorino semi stagionato) olio extra vergine d’oliva zucchine e melanzane grigliate olio extra vergine d’oliva aromatizzato al basilico sale
In una casseruola versare due cucchiai di olio extra vergine d’oliva e far imbiondire la cipolla tritata finemente, aggiungere i fagioli (precedentemente lessati o scolati) e farli insaporire per alcuni minuti regolandoli di sale.
Lasciarli intiepidire e ridurre il tutto a purea schiacciandoli con una forchetta.
Versare quanto ottenuto in una ciotola insieme all’uovo, un cucchiaio raso di prezzemolo, 2/3 cucchiai di pane grattugiato e 3/4 cucchiai di formaggio saporito. Regolatevi col pan grattato, se necessario aggiungetene ancora un pò, la consistenza deve essere abbastanza morbida.
Formare dei burger alti un paio di centimetri, passarli nel pan grattato e porli nella friggitrice ad aria, spruzzati leggermente di olio, cuocerli a 180° per 4/5 minuti.
Oppure
In una padella far scaldare un paio di cucchiai di olio e cuocerli per 5/6 minuti girandoli un paio di volte.
Devono risultare dorati.
Io li ho accompagnati con zucchine, melanzane grigliate ed un giro d’olio aromatizzato al basilico.
Caldo, caldo, caldo, cena tra amici e voglia di avere già tutto pronto…. una pasta fredda è quel che ci vuole!
Questa che vi suggerisco si prepara in pochi passaggi qualche ora prima, l’ho servita con un freschissimo bicchiere di Verdicchio dei Castelli di Jesi (ve ne parlo dopo la ricetta).
Dosi per 6 persone:
500 gr. di fusilli 18 pomodorini pizzuttello olive taggiasche a sentimento 1 manciata di capperi di Pantelleria sotto sale 1 confezione di feta light olio extra vergine d’oliva aromatizzato al basilico trito di erbe aromatiche fresche (origano, timo, basilico, maggiorana, salvia, rosmarino) 1 piccolo peperoncino dolce (facoltativo) sale
Lessare la pasta ben al dente in abbondante acqua salata, scolarla e raffreddarla subito sotto l’acqua fredda.
Metterla in una ciotola e condirla con poco olio d’oliva al fine di non farla attaccare. Tenere da parte.
Tagliare i pomodorini in piccoli pezzi, versarli in un colino, lasciarli scolare della loro acqua di vegetazione per una mezz’ora. Porli nella ciotola che si utilizzerà per il servizio insaporendoli con un cucchiaio di olio ed una presa di sale, mettere da parte e girare ogni tanto.
In un’altra ciotola versare un cucchiaio di olio e intridere le erbe aromatiche, tagliare la feta in piccoli pezzi ed aggiungerla alle erbe, tenere da parte anche questa preparazione.
Sciacquare bene i capperi per togliere il sale in eccesso.
Ora che è tutto pronto versare sui pomodorini la pasta, i capperi, le olive, la feta con le erbe e mescolare delicatamente.
Irrorare con l’olio aromatizzato e far riposare ancora una mezz’ora prima di assaggiarla per capire se necessita di aggiustamenti di sale.
Conservarla in frigo e tenerla temperatura ambiente qualche minuto prima di servirla.
Verdicchio dei Castelli di Jesi è un vino che amo molto soprattutto in abbinamento ad un piatto di moscioli, le cozze selvatiche del Conero la cui differenza sostanziale sta nel fatto che vengono pescati e non allevati.
Ma torniamo al vino che ha accompagnato egregiamente la mia pasta fredda, si tratta di una Doc delle Marche, prodotto nelle province di Macerata ed Ancona. E’ un vitigno duttile, adatto a diverse tecniche di allevamento, di vinificazione e di invecchiamento, con una particolare resistenza al caldo, qualità sempre più necessaria nel prossimo futuro.
Il vino giovane ha un colore giallo paglierino tenue ed è costituito da una nota minerale persistente, sentori di fiori di campo, cedro, frutti tropicali e un leggero aroma di mandorle amare; il gusto è secco, fresco e morbido.
Gli abbinamenti sono molteplici, dal pesce, alle paste non particolarmente elaborate, per finire con le carni bianche ed in particolare il coniglio.